Emanata La Direttiva n 4/2015 dell’ANAC

Emanata La Direttiva n 4/2015 dell’ANAC per il varo delle nuove linee guida in materia di affidamento dei servizi di architettura e ingegneria nei lavori pubblici.

Grazie all’impegno profuso dal nostro CNA ed in particolare dal Dipartimento Lavori Pubblici, presieduto dal nostro collega agrigentino Rino La Mendola, l’ANAC con determinazione n°4/2015 ha varato le nuove linee guida, accogliendo tutte le nostre portate al tavolo di lavoro.

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In un momento di grave crisi economica, che colpisce il settore dei lavori pubblici, rileviamo un atto positivo, grazie alla proficua interlocuzione con l’ANAC, che, con la determina n°4, entro i limiti della normativa vigente, ci consente di:

  • riaprire il mercato dei lavori pubblici agli studi professionali medio-piccoli (ridotti  drasticamente i requisiti tecnico-economici);
  • restituire dignità al professionista (abolita la cauzione, imposto il calcolo dei compensi con il DM 143 anche negli appalti integrati);
  • conclamare regole certe al fine di ridurre la discrezionalità delle stazioni appaltanti;
  • chiarire il concetto di opere analoghe al fine di non creare micro-settori  nell’ambito di un mercato dei LL.PP.  già troppo chiuso;
  • scongiurare il ricorso a requisiti tecnico-economici nel caso di concorsi di progettazione;
  • rilanciare l’architetto come figura a cui riservare la progettazione di immobili di interesse storico-artistico.

Adesso è assolutamente importante che gli iscritti agli Ordini provinciali  segnalino eventuali inadempienze da parte degli Enti nell’applicazione della determinazione n°4, che costituisce,  per  la nostra categoria, una conquista senza precedenti.

Inoltre, ricordiamo che sull’argomento, con il fattivo contributo del tavolo tecnico della Conferenza degli Ordini, è stato redatto un documento che individua i dieci obiettivi, che riteniamo prioritari nella ridefinizione del quadro normativo di settore.

Tale documento, già condiviso con la Rete delle Professioni Tecniche, in occasione dell’audizione dello scorso 15 gennaio, è stato presentato al Senato, dove è stato già incardinato il DDL 1678, con il quale il Parlamento delegherà il Governo alla redazione del nuovo Codice dei contratti.

Si riporta in allegato la predetta determina.

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