Iniziative del nostro Consiglio dell’Ordine EMERGENZA EPIDEMIOLOGICA DA COVID-19

Gentile Collega, a seguito dell’emergenza da Covid-19 ed agli incontri che settimanalmente stiamo compiendo, abbiamo inviato apposita nota al Responsabile dell’ufficio Demanio Marittimo di Agrigento, ai Sindaci della fascia costiera della Provincia di Agrigento ed al Presidente della Regione.


→ Al Dirigente del Servizio Demanio Marittimo
Agrigento e Gela
Strutture Territoriali dell’Ambiente

→  E p.c. Ai Sindaci dei Comuni della Provincia di Agrigento
della fascia costiera
(Licata, Palma di Montechiaro, Agrigento, Porto Empedocle, Realmonte, Siculiana, Montallegro, Cattolica Eraclea, Ribera, Sciacca, Menfi)

→ All’On. Presidente della Regione Siciliana

Il perdurare delle misure di contrasto e contenimento legate all’emergenza COVID-19, ha reso evidente come la smaterializzazione dei procedimenti amministrativi e la gestione telematica delle pratiche, che già da anni dovrebbe essere una realtà attiva e consolidata, si è invece rivelata quasi del tutto lettera morta. In un momento in cui l’efficienza di tali sistemi avrebbe consentito a noi tecnici di continuare ad essere al servizio dei nostri clienti, pur nelle difficoltà del momento, ci ritroviamo fermi a causa della chiusura al pubblico della quasi totalità degli uffici pubblici e nell’impossibilità di porre in essere alternative, ma concrete, modalità di contatto con gli stessi.

In particolare, il comparto balneare stava già attraversando una delicata fase di riassetto, con i Piani di Utilizzo del Demanio Marittimo che non decollano, con la generalizzata ricognizione dei canoni demaniali e della regolarità dei siti, e nell’incertezza di come sarebbe avvenuta l’estensione della validità delle Concessioni Demaniali Marittime al 2033. Ricordiamo tutti il caos e la disinformazione all’epoca della proroga al 2020.

31 dicembre 2020 che possiamo considerare già alle porte, quindi con tutte le concessioni in scadenza, con l’avvio della stagione balneare rinviata a data da destinarsi ed un comparto, quindi, che brancola nel buio.

Noi tecnici conosciamo bene l’importanza e la delicatezza del nostro ruolo in questa fase, e vogliamo essere pronti per seguire i nostri clienti e rispondere con prontezza, correttezza e professionalità agli incarichi che riceveremo, o che abbiamo già ricevuto, per la gestione delle pratiche demaniali. Come detto c’è tanta carne sul fuoco. Le citate revisioni delle CDM, tutt’ora in corso, le autorizzazioni brevi, le varianti, le autorizzazioni al subentro in gestione, fino al tema più delicato, quello appunto dell’estensione al 2033. Insomma, su un settore già colpito da indecisioni e dubbi, si affastellano ulteriori incertezze.

L’attuale emergenza sanitaria non può e non deve dare alibi di immobilismo. Anzi, sono fiducioso che sarà occasione per segnare un momento di svolta.

Pertanto, per i doveri che, insieme al Consiglio dell’Ordine degli Architetti di Agrigento che rappresento, abbiamo verso i nostri iscritti, non posso esimermi dal porre alle SS.LL. le seguenti questioni:

–                qual è l’attuale situazione ricettiva degli uffici periferici del Demanio Marittimo;

–                quali sono le attuali modalità lavorative dei funzionari degli stessi;

–                quali sono le possibilità di contatto e interlocuzione dei tecnici con gli uffici stessi;

–                quali sono le modalità di invio telematico predisposte e/o utilizzabili dai tecnici;

–                se è stato diffuso un elenco di contatti telefonici ed email per le interlocuzioni con i funzionari dei vari uffici;

–                se sono state predisposte proroghe alle scadenze dei termini per la trasmissione della documentazione relativa alle revisioni in corso;

–                se saranno modificate o sospese le fasce temporali per la presentazione delle istanze delle autorizzazioni brevi disposte ai sensi del D.A. n. 351 del 07/10/2019;

–                se le istanze presentate nella prima fase temporale (dal 1 al 31 gennaio), per le autorizzazioni brevi dal mese di marzo al mese di giugno, saranno comunque esitate (si comprende che talune autorizzazioni richieste non hanno specifica attinenza con la balneazione);

–                se siano state stabilite le modalità da adottare per l’estensione della validità delle CDM al 31/12/2033 come previsto dalla la Legge regionale 14 dicembre 2019, n. 24, ed in particolare se tali eventuali modalità tengano conto dell’attuale momento emergenziale;

–                se, con riferimento al precedente punto, non sia opportuno prevedere una modalità in due step, ossia una prima istanza snella da parte del concessionario che andrà corredata dalla necessaria documentazione tecnica in un secondo momento, e sicuramente solo dopo la fine dell’attuale fase emergenziale, con congruo margine di tempo per consentire ai tecnici di operare con correttezza e puntualità.

Altresì, al di là dei precedenti temi specificamente legati al contesto dell’emergenza sanitaria, si coglie l’occasione per ribadire ulteriori, ma non meno importanti questioni:

–                questione PUDM: ad oggi la quasi totalità dei comuni costieri della provincia di Agrigento sono privi dei Piani di Gestione, nonostante i commissariamenti degli uffici comunali preposti;

–                organico dell’ufficio periferico di Agrigento: si apprezza lo sforzo fatto per incrementare il personale addetto, ma si ritiene utile una riorganizzazione dello stesso per tipologia di pratica e in relazione alle competenze specifiche dei singoli funzionari;

–                interventi edili conseguenti al rilascio della CDM: tutti i progetti legati all’ottenimento delle CDM (nuove o in variante) sono soggetti ad un parere preliminare urbanistico da parte del competente ufficio comunale e dopo, successivamente al rilascio del titolo demaniale, lo stesso progetto deve acquisire, dallo stesso ufficio tecnico comunale, il necessario titolo autorizzativo edilizio; oltre a riscontrare difformità di orientamento tra comuni diversi, si ritiene che uno specifico intervento normativo orientato alla semplificazione, possa prevedere, in tali casi, l’uso della SCIA per il primo montaggio della struttura balneare e della CILA per i successivi rimontaggi (qualora il concessionario non si sia avvalso della facoltà del mantenimento invernale).


Grazie per la Tua preziosa attenzione e ti porgo i miei più cari ed affettuosi saluti e quelli dei Consiglieri dell’Ordine.

Il Presidente dell’Ordine

Alfonso Cimino

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