Concluso con successo il Progetto “Abitare il Paese” promosso dall’Ordine degli architetti e dall’Istituto comprensivo “Agrigento Centro”

Accendere un faro per una nuova domanda di architettura, intesa come richiesta di cultura, qualità, trasparenza e legalità, partendo dalle giovani generazioni attraverso un’azione di co-progettazione territoriale, che ha la sua origine nella scuola.  Sono questi i principi alla base del progetto “Abitare il Paese”, promosso dal Consiglio nazionale degli architetti e attuato ad Agrigento grazie all’impegno dell’Ordine degli architetti, presieduto da Rino La Mendola, e dell’Istituto comprensivo Agrigento Centro, diretto da Rosellina Greco, che ha assunto il ruolo di scuola pilota del progetto che, dal prossimo anno scolastico, sarà esteso sul territorio provinciale.

Ieri mattina 28 ottobre, a villa Iannuzzo, si è svolta la giornata conclusiva del progetto, durante la quale la coordinatrice dei lavori, Melinda Drago, ha descritto le idee progettuali proposte dai ragazzi per la riqualificazione di villa Lizzi e dell’area compresa tra villa Iannuzzo e la chiesa delle Forche.

“Siamo lieti – ha affermato Rino La Mendola – di essere riusciti a stimolare la creatività dei ragazzi dell’Istituto sulla riqualificazione urbana delle aree degradate vicine al plesso scolastico e di avere tracciato un percorso lungo il quale, l’anno prossimo, estenderemo l’esperienza ad altri istituti con l’obiettivo di promuovere nuova domanda di architettura sul nostro territorio provinciale, coinvolgendo i giovani studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado”.

“Ringrazio l’Ordine degli architetti per avere assegnato al nostro istituto il ruolo di scuola pilota nel progetto “Abitare il Paese” – ha dichiarato Rosellina Greco – Gli alunni e i docenti hanno vissuto una importante esperienza di cittadinanza attiva che li ha indotti a riflettere sul valore dell’architettura come bene collettivo e, soprattutto, ragionare, progettare una città per il futuro, più intelligente e sostenibile”.

“Villa Iannuzzo – ha spiegato l’architetto Melinda Drago, coordinatrice del progetto – è una delle aree di progettazione sulla quale hanno lavorato i ragazzi, seguendo un importante principio di recupero: vivere, dare un’anima agli spazi urbani e recuperarli”.

Nel corso dell’iniziativa sono intervenuti anche il sindaco Franco Micciché; il presidente di “Storia Patria” Calogero Brunetto; il responsabile regionale del WWF Giuseppe Mazzotta; padre Melchiorre Vutera della parrocchia S.S Crocifisso; gli studenti e i docenti Paola Fucà e Renato Gentile dell’Istituto e gli architetti Claudia Spadaro e Patrizia Triassi coinvolti nel progetto.

Ecco le videointerviste:


 

 

 

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